mercoledì 10 giugno 2020

Come usare SUBST con Windows 8 e Windows 8.1

Come usare SUBST con Windows 8 e Windows 8.1?

Non perdetevi d’animo, con un semplice stratagemma riusciremo ad utilizzare il nostro comando SUBST, vediamo come fare:
1) apriamo il REGEDIT (Logo Windows+ R e digitare REGEDIT)
2) posizioniamoci su questa chiave di registro: HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\Session Manager\DOS Devices
3) creiamo un VALORE STRING e chiamiamolo con il nome dell’unità che vogliamo creare, per esempio Z: (si esattamente con il : (due punti) finale)
4) come valore inseriamo il nome della nostra cartella preceduto da \??\, per esempio \??\C:\TEMP
5) salviamo tutto e riavviamo il sistema ed il gioco sarà fatto
Al nuovo riavvio sarà creata la nuova unità Z:
Se volete uno script personalizzabile per il comando SUBST fate copia/incolla del codice qui sotto in un file che chiamerete con estensione .reg
[HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Control\Session Manager\DOS Devices]
“Z:”=”\\??\\C:\\TEMP”

martedì 9 giugno 2020

CONFIGURAZIONE RAID LENOVO THINK SYSTEM ST50

Procedura di configurazione del BIOS per supportare la scheda RAID hardware o altre schede aggiuntive con la modalità di avvio legacy - Lenovo Think System ST50 (7Y48)



Questo suggerimento descrive la procedura di configurazione del BIOS per supportare la scheda RAID hardware o altre schede aggiuntive con la modalità di avvio legacy.
(dove RAID = Array ridondante di dischi indipendenti)

Configurazioni interessate

Il sistema può essere uno dei seguenti server Lenovo :
  • Think System ST50, Tipo 7Y48, qualsiasi modello
Questo suggerimento non è specifico del software.
Questo suggerimento non è un'opzione specifica.
Sono interessati i seguenti livelli di BIOS / uEFI di sistema: versione uEFI: ITE101U
Il sistema ha il sintomo descritto sopra.

Soluzione

Fare riferimento alla sezione soluzione alternativa per i dettagli.

Soluzione

Per supportare la modalità di avvio legacy con una scheda RAID hardware, seguire la procedura elencata per configurare la scheda RAID:
1. Premere F1 per BIOS e andare su Startup. Clicca su CSM e disabilitalo. (Solo UEFI)
2. Premere F10 per salvare ed uscire.
3. Premere F1 per BIOS e andare su Dispositivi.
[Scheda RAID]
Selezionare la scheda RAID per configurare la modalità RAID (Suggerimento: selezionare Inizializzazione rapida in Gestione unità virtuali se la scheda RAID supporta questa opzione).
[Altre schede aggiuntive]
Selezionare il dispositivo adattatore per configurare le impostazioni
4. Andare su Avvio e fare clic su CSM per abilitarlo e selezionare Modalità di avvio su Solo legacy.
5. Premere F10 per salvare ed uscire.
6. Seguire la normale procedura di installazione del sistema operativo legacy.
(dove CSM = Compatibility Support Module)

lunedì 18 maggio 2020

Windows non si avvia più su PC UEFI, come risolvere

Windows non si avvia più e il messaggio d'errore, facente riferimento al file BCD, compare ad ogni tentativo di accensione del sistema.
Tra gli errori più comuni citiamo i seguenti:

- Il file dei dati di configurazione di avvio di Windows non contiene alcune informazioni necessarie
- Si è verificato un problema durante la comunicazione con un dispositivo collegato al computer. Errore imprevisto di I/O.
- Il file dei dati di configurazione di avvio di Windows (BCD) non contiene una voce di sistema operativo valida.
- Impossibile avviare Windows. Una modifica recente apportata all'hardware o al software potrebbe aver causato il problema.


8) Se l'utilizzo dell'opzione Ripristino all'avvio non portasse al risultato sperato, riavviando la macchina dal supporto d'installazione di Windows, si dovrà premere la combinazione di tasti MAIUSC+F10 alla comparsa della schermata per la scelta della lingua, del formato/ora/valuta e del layout di tastiera.

Windows non si avvia più su PC UEFI, come risolvere

9) Al prompt dei comandi si dovrà scrivere quanto segue:

diskpart
sel disk 0
list vol


Così facendo, si richiederà la lista delle partizioni presenti nell'unità disco principale.

10) Nell'elenco delle partizioni restituito dall'utilità Diskpart, è importante riconoscere la partizione EFI, contenente anche il file BCD.
Tale partizione non avrà una lettera identificativa di unità e di solito non supererà i 600 MB di dimensioni (e comunque avrà dimensioni ridotte).
Talvolta, la partizione EFI è riconoscibile per la presenza dell'etichetta di volume ESP o EFI.

Digitando i seguenti comandi, si assegnerà una lettera identificativa di unità alla partizione EFI:

sel vol N (Importante: al posto di N va indicato il numero del volume associato alla partizione EFI)
assign letter=w:

Se si avessero dei dubbi, consigliamo di assegnare una lettera identificativa di unità anche alle altre partizioni.
Basterà usare sempre gli stessi due comandi avendo però cura di sostituire ad N il corretto numero del volume (partizione) e a w: (nel comando assign letter) una lettera identificativa di unità inutilizzata (ad esempio Y:, Z:, L:, M:, N:, O:,....).


Digitando il comando exit si uscirà dall'utilità Diskpart.

A questo punto, inserendo al prompt il comando DIR W: si otterrà il contenuto della partizione con lettera identificativa di unità W:.
Se tale partizione contiene la cartella \EFI, si sarà fatto bingo perché è in tale directory che sono salvati il boot loader ed il file BCD.
In caso contrario, si può ripetere il comando DIR W: avendo cura di sostituire W: con le altre lettere identificative di unità.

11) Per risolvere il problema legato al mancato avvio di Windows, si potrà infine ricorrere ai seguenti comandi:

cd /d W:\EFI\Microsoft\Boot\ (attenzione a specificare la corretta lettera identificativa di unità; nell'esempio abbiamo indicato W:)
bootrec /fixboot
ren BCD BCD.bak
bcdboot C:\Windows /l it-it /s W: /f ALL
(anche qui attenzione a specificare la corretta lettera identificativa di unità al posto di W:)

Il penultimo comando provvede a rinominare il file BCD in uso (verosimilmente danneggiato) mentre l'ultimo consente di indicare nuovamente la partizione EFI come quella destinata ad accogliere i file per la gestione dell'avvio di Windows.
Grazie a tale comando, il sistema provvederà a generare nuovamente il file BCD.

Sui sistemi di alcuni produttori la cartella contenente i file di boot potrebbe non essere \EFI\Microsoft\Boot\ ma un'altra (ad esempio nel caso dei Toshiba, \Toshiba\Boot).
In queste situazioni è indispensabile specificare la directory corretta sostituendola nel primo comando a \EFI\Microsoft\Boot\.


Digitando exit quindi chiudendo la finestra Installazione di Windows e premendo alla comparsa del messaggio Annullare l'installazione di Windows, il sistema verrà arrivato quindi Windows dovrebbe tornare ad essere caricato correttamente.

lunedì 20 gennaio 2020

Non puoi accedere a questa cartella condivisa perchè i criteri di sicurezza dell’organizzazione bloccano l’accesso guest non autenticato.

Errore: Non puoi accedere a questa cartella condivisa perchè i criteri di sicurezza dell’organizzazione bloccano l’accesso guest non autenticato.
Questi criteri garantiscono la protezione del PC da dispositivi non sicuri o dannose nella rete.

Si possono utilizzare le “Impostazione criteri di gruppo” (gpedit.msc) seguendo questo percorso:
Configurazione Computer > Modelli Amministrativi > Rete> Workstation LANMAN
In questa sezione nelle impostazioni troviamo Abilita gli accessi guest non sicuri, cliccandoci sopra due volte si dovrà impostare su Attiva.
la stessa cosa è fattibile utilizzando il registro di sistema (Regedit) seguendo questo percorso: HKEY_LOCAL_MACHINE\SYSTEM\CurrentControlSet\Services\LanmanWorkstation\Parameters
Modificando il valore DWORD a 32 bit (REG_DWORD) AllowInsecureGuestAuth da 0 a 1. Se il valore DWORD non esiste va creato ovviamente con quel nome

giovedì 2 gennaio 2020

Come reimpostare un periodo di tolleranza di 120 giorni su RDS 2012 R2 Server

Come reimpostare un periodo di tolleranza di 120 giorni su RDS 2012 R2 Server - I passaggi

Passaggio 1: connettersi al server RDS come amministratore e aprire regedit.
Passare al seguente tasto:
Server 2012 RDS Reset Periodo di tolleranza di 120 giorni
La soluzione è eliminare REG_BINARY in:
HKEY_LOCAL_MACHINE \ SYSTEM \ CurrentControlSet \ Control \ Terminal Server \ RCM \ GracePeriod
Nota: devi prima prendere una proprietà e dare agli amministratori tutti i diritti.
Come questo:
Vai al menu  Modifica> Autorizzazioni

Server 2012 RDS Reset Periodo di tolleranza di 120 giorni

Dopo aver eliminato la chiave del Registro di sistema, è necessario riavviare l'host . Alcuni utenti hanno riferito che quando non si riavvia l'host vedrai il messaggio cambiare, ma non sono possibili connessioni.
Aggiornamento : Beh, infatti, puoi semplicemente riavviare il servizio "Servizi Desktop remoto" che disconnetterà momentaneamente tutte le sessioni attive e poi dopo un minuto circa potrai riconnetterti alle sessioni.
Dovresti vedere il messaggio che cambia nell'area della barra delle applicazioni….
Nota che hai anche la possibilità di controllare per quanti giorni è rimasto ... Vai al prompt dei comandi e inserisci questo comando (non testato).
wmic / namespace: \\ root \ CIMV2 \ TerminalServices PATH Win32_TerminalServiceSetting DOVE (__CLASS! = ””) CHIAMA GetGracePeriodDays
Apparentemente, puoi eliminare questa chiave ogni volta che scade ... .. indefinitamente. Wow.